Diamoci un Taglio ai Grassi con il Daikon

02.01.2021

Come tutti gli anni il 2 gennaio, ci proponiamo di metterci a dieta, allora è bene che leggi queste informazioni riguardo ai grassi nella nostra alimentazione.

I grassi sono la fonte di energia primaria della nostra alimentazione e sono altamente calorici. Il problema del consumo dei grassi è molteplice.

1) LA QUALITÀ.
Oggi è praticamente impossibile mangiar bene per via dei cattivi grassi che contengono i prodotti da forno (come biscotti, grissini, etc.), i cibi precotti, i cibi che consumiamo al bar o in mensa e perché no, anche a casa. 

Quanti di noi ad esempio comprano ancora l'olio extravergine d'oliva da € 4 euro il litro al supermercato pensando che sia un ottimo olio? Tanti, eppure tutti ormai sanno che non è possibile che sia vero olio extravergine, quello che si vende allo stesso prezzo dell'olio d'oliva, si tratta di frode commerciale. 

Un olio extravergine vero al supermercato si trova solo nel reparto degli oli di qualità, quello per intenderci da €12 il litro, mentre al frantoio costa intorno ai  €7,0 il litro. Quanti usano ancora la margarina nonostante sia un prodotto innaturale?

2) DANNI ALLA SALUTE
Nel nostro corpo i grassi cattivi generano disfunzioni soprattutto al fegato, ma poi i problemi si trasferiscono in tutto il corpo, causando mal di testa, cisti, fibromi, tumori, obesità, diabete, steatosi epatica, artrosi, problemi al sistema nervoso, etc.

3) ALIMENTAZIONE CORRETTA
Non esiste una dieta corretta per i grassi, ma esistono più possibilità secondo la cultura alimentare scelta.
ad esempio se uno mangia vegetariano, è corretto mangiare l'olio cotto e le fritture perché vanno a equilibrare quel tipo di dieta, le stesse cose invece sono vietate per chi mangia occidentale a base di cibo animale, perché avendo un consumo molto più elevato di grassi saturi, sarebbero la classica goccia che fa traboccare il vaso.

4) PARADOSSO NELLE DIETE
Come sapete molti pensano che per dimagrire basta togliere i carboidrati vedi dieta a zone, mentre altri consigliano di togliere i grassi.
Quest'ultimo tipo di dieta genera un grosso problema perché, da un lato se uno è abituato a consumarne tanti grassi, ridurre significa sviluppare l'appetito, e quindi finirà per soffrire di più, con il rischio di raptus famelici molto più pericolosi. D'altra parte se non si tolgono, ci si appesantisce sempre di più con il rischio di ammalarsi prima o poi.


COSA FARE?
il consiglio che io do, è di sfruttare le stagioni calde per togliere i grassi e usare altre strategie nei mesi freddi seguendo quelli che sono i principi della dieta macrobiotica. In macrobiotica si usa molto il Daikon.
Il daikon è una radice commestibile bianca comunemente conosciuta come ravanello bianco o ravanello giapponese; in lingua nipponica, il termine daikon significa "grossa radice". 

Il daikon, è bianco e si presenta con una forma molto simile a quella di una carota gigante, oggi è facile trovarlo al supermercato.
Il daikon riveste un ruolo da protagonista all'interno dell'alimentazione giapponese: è utilizzato soprattutto grattugiato per preparare insalate, ma il suo impiego è noto anche nella decorazione di piatti a base di sashimi,
Inoltre, il daikon è sfruttato per la preparazione di minestre, zuppe e stufati.
Il daikon viene molto utilizzato anche nella cucina cinese, vietnamita ed indiana, mentre in Italia il suo utilizzo è limitato ai seguaci della macrobiotica.
In medicina macrobiotica il daikon viene utilizzato per le sue proprietà terapiche straordinarie:
Il daikon grattugiato possiede la proprietà specifica di favorire la digestione di alimenti fritti o comunque ricchi di grassi: non a caso, il consumo del daikon viene consigliato proprio a fine di un pasto iperlipidico.
Alla radice del daikon sono attribuite proprietà nello sciogliere i depositi di grasso in eccesso.
Inoltre il consumo di daikon costituisca un valido aiuto contro i disturbi epatici.
Il daikon è un alimento a bassissimo contenuto calorico: 100 grammi di radice forniscono solamente 90 kjoule (22kcal), ma è ricco di vitamina C (100 g di alimento: circa 34% di RDA).
Io propongo sempre di ridurre al minimo i grassi animali saturi e consumare  molti grassi polinsaturi. Consiglio il consumo dei semi oleosi come i pinoli, inoltra va bene consumare olive, daikon e ravanelli in generale. 

Può essere anche utile integrare con delle capsule di olio di pesce, fate attenzione che siano bi-distillate (per evitare i temibili residui di metalli pesanti in particolare il mercurio di cui i salmoni, purtroppo, sono ricchi).
L'ideale comunque e farsi seguire con una dieta personalizzata perché va rispettata la cultura alimentare e le capacità culinarie di ciascuno, i problemi fisici che si sono manifestati, quelli latenti e tanto altro ancora.