I tratti distintivi che contraddistinguono gli individui evoluti
L'uomo evoluto è colui che riesce a completare il proprio processo di sviluppo fino a giungere alla propria "auto-realizzazione", è colui che diventa ciò che è in potenza e che riesce a realizzare ciò per cui si è incarnato.
Come un seme è in potenza l'albero che diverrà, così ogni uomo quando nasce è in potenza di diventare ciò che è. Se riuscirà ad esprimere pienamente se stesso e a manifestarsi per quello che è, nonostante le interferenze educative e gli ostacoli che incontrerà, diventerà un uomo vero, un uomo evoluto.
Il sistema educativo utilizza le punizioni e le lodi, l'amore condizionato, i sensi di colpa, come strumenti di controllo sui bambini. Non sorprende affatto che un'alta percentuale del genere umano, rimane bloccata prima che possa giungere al compimento del proprio sviluppo.
Secondo Maslow esistono dei tratti distintivi che contraddistinguono le persone evolute.
Una prima macro area riguarda l'umiltà, la visone chiara della realtà e la consapevolezza di sé.
Le persone evolute hanno dimostrato di essere umili, di avere una percezione della realtà più chiara e autentica, non temono il futuro e l'ignoto ma, anzi, lo trovano stimolante. Non cercano sicurezza nelle abitudini e in ciò che è familiare; né la loro ricerca del vero è mossa dal bisogno di sicurezza, di ordine o di controllo. Riescono a stare a loro agio persino nel disordine, nell'incertezza e nell'indefinito.
La persona nevrotica non percepisce il mondo reale in modo così accurato ed efficace come fa la persona sana ma si lascia ingannare dai propri filtri cognitivi distorcenti. "la mappa non è il territorio" Ma per le persone illuminate che hanno tolto il velo di Maya, questa affermazione non è più tanto vera, la mappa diventa quasi identica al territorio.
Una seconda caratteristica generale è che i dualismi e le dicotomie svaniscono.
Molti dualismi considerati normali dalle persone carenziali sono superati dalle persone evolute: le polarità cuore-mente, ragione-istinto, egoismo-altruismo, dovere-piacere, lavoro-gioco, vengono armonizzate in una sintesi superiore.
Le persone evolute evidenziano un tasso superiore alla media di spontaneità nel comportamento e un tasso ancora più alto nella vita interiore, nella qualità dei pensieri.
Dispongono della meravigliosa capacità di apprezzare sempre qualcosa di nuovo, sempre con nuova freschezza e ingenuità, i beni fondamentali della vita.
Non si lamentano di ciò che non hanno, ma nutrono un costante sentimento di ottimismo e di gratitudine per ciò che la vita ci dona.
La facilità con cui approfondiscono la realtà, la semplicità quasi animale o infantile con cui accettano la natura implicano una consapevolezza superiore dei loro impulsi, dei loro desideri, delle loro opinioni e delle loro reazioni soggettive in generale.
Infine, le persone evolute sono interessati a valori molto alti che non riguardano la difesa di propri interessi ma il bene della comunità.
Non hanno pregiudizi, le differenze di genere, di classe, politiche, di religione, di appartenenza, per loro non sono motivo per alimentare ansie, timori, ostilità, atteggiamenti difensivi e gelosie.
Sono molto selettivi nelle loro amicizie, e stanno bene anche da soli senza risentirne e senza avvilirsi. Sono capaci di mantenere la calma anche nelle circostanze più difficili. Il loro "distacco" li rende più "oggettivi" e "concentrati" verso uno scopo, una missione, un compito, da svolgere a cui dedicano gran parte della loro vita. In generale questi compiti non sono né personali né egoistici e riguardano più che altro il bene dell'umanità, in generale.