l'Intelligenza Emotiva
Il concetto di Intelligenza emotiva è stato reso popolare dallo psicologo statunitense Daniel Goleman nel 1995 con la seguente definizione:
È la capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli altrui, di motivare noi stessi, e di gestire positivamente le nostre emozioni, tanto interiormente quanto nelle relazioni sociali.
l'intelligenza emotiva si esprime in due ambiti: il mondo dentro di noi, cioè la capacità di sintonizzarsi con se stessi; il mondo intorno a noi, cioè la capacità di sintonizzarsi con gli altri.
La nostra conoscenza parte dai sensi, l'intelligenza elabora successivamente il dato sensoriale con astrazioni che portano verso categorie universali. Ad esempio, riesco a riconoscere una sedia da uno sgabello perché ho l'idea universale di sedia.
L'intelligenza emotiva invece è diretta, ecco perché la mente emozionale è assai più rapida di quella razionale. Le sue azioni sono accompagnate da una sensazione di sicurezza particolarmente forte, derivante da un modo di sentire chiaro e diretto, che può apparire folle ad una mente razionale.
La mente emozionale può leggere la realtà emotiva (lui è adirato con me; lei sta mentendo; questo fatto lo sta rattristando) in un istante, producendo quel sentire emotivo immediato che ci dice ad esempio di chi possiamo fidarci e di chi no.
La mente emozionale è il nostro radar, è il nostro super potere, come per l'uomo ragno il pizzicorio, che ci avverte quando c'è un pericolo imminente.
Le radici più antiche della nostra vita emotiva affondano nel senso dell'olfatto, più precisamente, nel lobo olfattivo, dove sono situate le cellule che ricevono e analizzano gli odori. Ogni essere vivente ha una marcatura molecolare distintiva che può essere trasportata dal vento. I sensi nei tempi primordiali erano l'unica fonte di conoscenza. Le sensazioni possedevano un tale grado di purezza che nessun strumento al mondo può vantare.
Oggi invece, quando le sensazioni arrivano al cervello subiscono una distorsione perché devono attraversare i filtri delle innumerevoli costellazioni psichiche. Potremmo dire che la realtà esterna non ci appare più oggettiva come un tempo perché abbiamo nel frattempo enormemente sviluppato i lobi prefrontali e il pensiero razionale.
Come si può facilmente intuire, avere un alto Qi, una brillante mente razionale, non è indice di una buona intelligenza emotiva anzi:
più si pensa e meno si usa l'intelligenza emotiva, meno si usa l'intelligenza emotiva e più si è condannati a pensare.