Verso un Mondo Nuovo. La Civiltà Post Covid-19
Oggi 25 aprile 2020, voglio onorare questa giornata di liberazione danno un senso alla opportunità che l'umanità ha adesso grazie al Covid -19, di liberarsi di vecchi schemi e ricostruire un mondo migliore basato sulla cooperazione.
Per spiegare meglio questo concetto in modo scientifico ma anche di cuore ho estratto dei paragrafi tratti da una lunga intervista rilasciata a Valentina Ivana Chiarappa nel 2013, da uno dei massimi uomini di scienza e cultura che abbiamo avuto il professor Emilio Del Giudice (Napoli, 1º gennaio 1940 - Milano, 31 gennaio 2014) fisico teorico e pioniere della teoria delle stringhe nei primi anni settanta, ricercatore presso diversi istituti di ricerca, quali l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l'International Institute di Biophysics (Germania), il CERN di Ginevra ed altri.
Secondo Lei, la qualità dei nostri pensieri può portare l'umanità a sperimentare un mondo diverso?
Assolutamente sì, noi non riusciamo più a stabilire una coerenza tra esseri umani perché nell'umanità ci sta la lotta per l'esistenza:
Come posso risuonare con una persona se penso che questa mi possa imbrogliare o che possa farlo io?
Viviamo ancora in una società fondata sulla lotta di ogni essere umano nei confronti di ogni altro, lotta per la sopravvivenza, lotta di classe, lotta su basi economiche e così via. Questo esclude l'esistenza di un rapporto coerente tra gli esseri umani e può essere non estraneo al fatto che si verifichi la patologia. Cioè l'esistenza di malattie è il prezzo che si paga per avere una società fondata sulla concorrenza e sulla competizione.
La lotta per l'esistenza stabilisce necessariamente una mancanza di coerenza tra le persone per cui questi benefici non possono manifestarsi, quindi la lotta è dannosa per la salute della specie umana.
Un nuovo modo di pensare può condurre l'umanità anche verso un sistema basato sulla cooperazione?
La spinta che riceviamo nei nostri comportamenti dalle necessità materiali di mangiare, bere, nutrirci, guadagnare, ecc. è così forte che può spegnere sentimenti più esili come l'amore e la passione. Certo, in casi estremi l'amore diventa una forza travolgente, però nella nostra epoca raramente questo ha possibilità di manifestarsi.
È possibile invece che all'inizio della storia dell'umanità, quando la lotta per l'esistenza tra esseri umani non era forte, questi ultimi fossero così pochi che si dovessero proteggere l'uno con l'altro e probabilmente non si odiassero così fortemente, naturalmente la separazione era con il resto della natura da cui si dovevano guardare. Nelle grotte dove ci sono antiche pitture si osserva che stranamente queste ultime non si trovano in posti agevoli, ma su pareti lontanissime per cui è necessario arrampicarsi per disegnarle. Si pensa che questa tecnica delle pitture rupestri servisse all'inizio per attirare gli animali in luoghi poco agevoli per loro, in maniera che li si potessero catturare in quanto a quell'epoca gli archi e le frecce non erano stati ancora inventati. L'idea era di attirare l'animale in un posto dove lui si potesse muovere poco, ad esempio una grotta, e gli esseri umani fossero in gran numero e riuscissero ad abbatterlo. A ben vedere, si tratta di un esperimento di telepatia: si prendono le persone più dotate che per concentrarsi debbono dipingere la figura dell'animale sulla parete perché devono essere in fase, coerenti tra di loro per agire. Inoltre esse si tengono in fase probabilmente imitando la voce dell'animale, ecco perché la roccia deve amplificare quel suono; come risultato l'animale viene attirato e catturato da altri, non da loro, quindi c'è una prima divisione della tribù in uomini vigorosi, che sono i guerrieri, e in esseri umani, in prevalenza probabilmente donne, che sono gli sciamani il cui compito è quello di attirare.
Questo è un esempio di coerenza tra esseri umani durante quest'esperienza avvertono delle sensazioni mai sentite prima, molto piacevoli, sensazioni orgasmiche, e quindi dopo un po', a parte per la caccia, cominciano ad eseguire queste cerimonie fini a se stesse: è nata l'arte, la religione, le esperienze spirituali. Non solo, è nata anche una forma di terapia perché:
Se una persona malata viene messa all'interno di un insieme di persone in fase guarisce.
La coerenza di tanti cervelli vuol dire che questi cervelli oscillano tra la configurazione in cui stanno normalmente e una configurazione eccitata, cioè entrano in stati alterati di coscienza, così facendo esplorano parti sconosciute di sé.
Da ciò è nata l'intelligenza umana, ma quando ciò avviene si perde la coerenza perché la persona diventata intelligente pensa ai fatti propri e si separa.
Questo può essere un modo per comprendere il peccato originale:
Prima le persone erano in coerenza e stavano bene, poi sono diventate intelligenti, hanno perso la coerenza ed è nata la patologia.
Dunque, l'effetto collaterale dell'acquisto dell'intelligenza è la possibilità di ammalarsi. Da qui dobbiamo ripartire se vogliamo creare le basi per una nuova società!
Ci sono altri fenomeni in natura, oltre a quelli di cui abbiamo parlato, dai quali si può apprendere l'esistenza della coerenza?
Sì, ne esistono in effetti molti, uno è quello rappresentato dalle transizioni di fase grazie alle quali la materia passa dallo stato gassoso a quello liquido e a quello solido con transizioni discontinue, cioè la transizione non avviene con continuità ma arrivato ad una certa temperatura il sistema salta: il passaggio tra il vapor d'acqua ed il liquido avviene istantaneamente in modo discontinuo. Esiste un fenomeno, di cui si è parlato recentemente, che è quello della fusione fredda consistente nel fatto che si prende un insieme di nuclei piccoli, leggeri e si fondono dando luogo ad un nucleo somma, ciò libera dell'energia. Invece, considerando nuclei pesanti avviene l'opposto: si libera dell'energia se si spezza un nucleo, ciò è connesso con le proprietà della fisica nucleare.
La difficoltà di trattare un insieme di nuclei è che questi ultimi sono tutti carichi positivamente; per fondere due nuclei è necessario avvicinarli ma essi si respingono per via della loro uguale carica elettrica. È vero che le forze nucleari sono un milione di volte più intense delle forze elettriche, ma sono a corto raggio d'azione, ossia, perché si sentano le forze nucleari i due nuclei si devono avvicinare moltissimo. Prima di questa distanza critica si sentono solo le forze elettriche le quali, saranno pure deboli, ma sono le sole ad agire e quindi respingono. Dunque, si pone il problema come far fondere i nuclei, di come farli avvicinare.
La prima soluzione, come sempre nella nostra civiltà, è quella di usare la forza: i nuclei vengono dotati di velocità grandissima, prendono la rincorsa, acquistano una tale energia cinetica da sormontare la repulsione elettrostatica dei nuclei, arrivano a contatto e fondono e questo è ciò che si fa nella bomba H in cui l'energia necessaria per far correre i nuclei è data da un'esplosione di una bomba atomica.
La fusione a freddo consiste nel far in modo che i nuclei, anziché respingersi, volano l'uno tra le braccia dell'altro, l'odio universale si trasforma in amore universale e c'è la fusione.
Il concetto di "qui ed ora" che le antiche culture affermavano, secondo Lei ha una rilevanza?
Ha una rilevanza quando l'individuo nasce, mentre la perde quando l'individuo, attraverso il potenziale elettromagnetico, ovvero la fase, può mettersi in contatto con il resto dell'universo. Studiando la relatività, una delle caratteristiche del superare la velocità della luce è quella di andare indietro nel tempo, superando tale velocità, quindi, una persona può entrare in rapporto di fase con Giulio Cesare e allora il "qui ed ora" si perde perché nell'essere attuale della persona entrano e diventano entangled fenomeni accaduti in altre epoche, sia passate che future. Questo può gettare luce sul fenomeno delle costellazioni familiari in cui un soggetto entra in contatto empatico, quindi in contatto emotivo e non fisico, con i suoi antenati.
Per me il termine "spirituale" si riferisce alle proprietà che dipendono non dalla chimica ma dall'oscillazione più o meno sincrona e concertata delle molecole.
Credo che la parola "artistica" e la parola "spirituale" possano essere usate come sinonimi.
un mio concittadino Giovanni Battista Vico, diceva che il percorso della conoscenza è il seguente: gli esseri umani prima sentono, poi avvertono con animo turbato e commosso, indi riflettono con mente pura. Poi Kant nella critica della ragion pura, concluse che con i suoi procedimenti intrinseci, l'intelletto poteva al più arrivare al fenomeno, a ciò che appare, non poteva penetrare in quello che sta sotto il fenomeno, nel suo motore che è il noumeno.
Ma allora come fa l'intelletto a capire?
La risposta è nella critica del giudizio, dove si dice che l'essere umano comprende quando riesce a risuonare con l'oggetto, quando il suo movimento interno diventa lo stesso movimento dell'oggetto. Come disse il filosofo tedesco Schelling, l'esperienza artistica è un'esperienza di risonanza fra un soggetto ed un oggetto, dunque, l'essere umano comprende quando risuona con l'oggetto
L'esperienza spirituale avviene quando c'è una risonanza fra più soggetti, quando questi ultimi operano in fase, sentono le stesse cose tra di loro e si comportano come se fossero una persona sola.
Nella teoria dei campi l'incertezza nel numero di componenti di un sistema moltiplicato per l'incertezza nella fase (la fase è il ritmo di oscillazione) non può essere minore di una costante universale. In un organismo vivente il numero di componenti è fissa e non eccede il numero di atomi di cui è formato, ciò pone un limite inferiore all'incertezza della fase e questo è un difetto.
Come posso ridurre ulteriormente quest'incertezza? Aumentando il numero di oscillatori in fase che producono quella fase, e ciò può essere fatto oscillando in fase con altre persone. Quando questo avviene, la mia incertezza di fase diminuisce e sto meglio, ma non solo (ecco l'esperienza spirituale)
Se io entro in fase con tutto l'universo starò da Dio
Ecco da dove viene la tendenza all'espansione dell'organismo vivente e da dove vengono le sue capacità spirituali cioè la sua tendenza alla spiritualità.
Il mio amico Giuseppe Vitiello professore a Salerno, ha chiamato questo insieme esterno di oscillatori il "mio doppio" e questo rende probabilmente possibile l'autocoscienza, in quanto, guardando questi oscillatori esterni io vedo me, è un po' come l'esperienza dello specchio di Lacan.